Cifre e fatti
Disparità salariale media | Parte spiagata | Parte non spiagata | Disparità non spiagata basarsi sul valore medio | |
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In tutto | 18.3% (1’455 Fr. al mese) | 56% | 44% | 7.7% (642 Fr. al mese) |
Settore privato | 19.6% (1’532 Fr. al mese) | 57% | 43% | 8.1% (657 Fr. al mese) |
Settore pubblico | 16.7% (1’498 Fr. al mese) | 65% | 35% | 5.9% (522 Fr. al mese) |
(Fonte: Rilevazione svizzera del livello e della struttura dei salari nel 2016, ufficio federale statistico UFS)
Le donne guadagnano in media il 18,3 per cento o 1455 franchi al mese meno degli uomini. Il 56 per cento di questa differenza può essere attribuita a fattori oggettivi come la posizione professionale, gli anni di servizio o il livello di formazione, mentre il 44 per cento non è riconducibile ai fattori considerati e presenta quindi una potenziale discriminazione salariale di genere.
Informazioni tratte dall’Ufficio federale di statistica:
Dal 1994 le differenze salariali tra uomini e donne nel settore privato sono diminuite. Tra il 2006 e il 2012 sono rimaste relativamente stabili al 19% circa e successivamente si sono di nuovo assottigliate: nel 2016 il salario mediano lordo standardizzato delle donne nel settore privato ammontava a 5632 franchi al mese, quello degli uomini a 6593 franchi, il che equivale ad una differenza salariale del 14,6%.
Secondo uno studio basato sulle medie aritmetiche, nel 2014 nel settore privato il 39,1% (vale a dire 585 franchi al mese) della differenza salariale non era spiegabile.
Nel settore pubblico, tali differenze sono minori rispetto a quello privato. Nel 2016 il salario mediano lordo standardizzato delle donne nell’intero settore pubblico ammontava a 7404 franchi al mese, quello degli uomini a 8466 franchi, il che equivale ad una differenza del 12,5%.
Nel 2014, la percentuale delle differenze salariali tra i sessi non spiegabili, basata sulla media aritmetica e praticata in tutto il settore pubblico (Confederazione, Cantoni e Comuni) era superiore a quella nel settore privato (41,7%, ossia 608 franchi al mese).
A parità di formazione e di posizione professionale il salario mensile lordo mediano standardizzato nel settore privato delle donne era inferiore a quello degli uomini. Nel 2016 le donne guadagnavano, a seconda del livello di formazione, tra l’8,1% (patente d’insegnante) e il 21,5% (università e politecnici federali) in meno rispetto agli uomini. Inoltre il salario delle donne, a seconda della loro posizione professionale, era inferiore rispetto a quello degli uomini dell’11,6% (quadri inferiori) e del 20,8% (quadro medio e superiore). Nel settore privato la differenza salariale aumenta con l’età: nel 2016, le donne tra i 20 e i 29 anni guadagnavano mediamente il 6,9% in meno, quelle tra i 30 e i 39 anni e tra i 40 e i 49 anni rispettivamente l’8,2% e il 16,2% in meno. Le donne tra i 50 e i 64 anni il 18,6% in meno rispetto agli uomini nella stessa fascia di età.
Le differenze salariali tra i sessi sono tra l’altro dovute anche al fatto che le donne sono sovrarappresentate nelle professioni meno remunerate: nel 2016, nel settore pubblico e privato la percentuale di lavoratrici con un salario basso (< 4335 franchi) era di poco più di due volte superiore a quella degli uomini. In cambio gli uomini sono sovrarappresentati nelle professioni meglio remunerate.